7. Settembre 2008
Gli investitori accorti stanno approfittando dell’inversione di tendenza del mercato valutario: da alcune settimane a questa parte, il Dollaro ha di che vantarsi di fronte all’Euro, e considerando che questi “cicli” si protraggono generalmente per un bel po’, conviene sicuramente cogliere la palla al balzo!
Gli investitori adorano i trends chiari e definiti – quando l’andamento dei mercati è in ripida discesa o ascesa, guadagnare soldi con alcune specifiche categorie, diviene più semplice; ecco perché il mercato dei cambi è particolarmente amato dagli investitori professionisti – qui le tendenze sono di regola più durevoli di quelli caratteristici del mercato azionario .
Ciò dipende anche dal fatto che le valute sono fortemente influenzate dal trend del tasso d’interesse e dalle condizioni economiche della rispettiva area valutaria, il che contribuisce al protrarsi di questi “cicli”.
Quanto detto, è altresì confermato dall’evoluzione del cambio Euro/Dollaro – nel 2005 l’Euro piombò da1,35 Dollari a 1,20, per poi prendere il via in ascesa, toccando un picco massimo di oltre 1,60 Dollari lo scorso Luglio (2008); nel frattempo il cambio è tornato a circa 1,43 Dollari, a detta degli analisti anche a causa dell’incursione dei mercati di materie prime. Greggio e oro vengono acquistati ormai quale alternativa al biglietto verde, di conseguenza, la recente folata di vendite in questi settori ha contribuito al rafforzamento del Dollaro.
Tuttavia anche le attese congiunturali fanno la loro parte nel prolungare la durata dei trend – l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione dello Sviluppo Economico) ha infatti, ridimensionato le previsioni di crescita per l’Unione Europea, incrementando significativamente quelle per gli USA, per cui l’Europa dovrebbe crescere solo del 1,3% invece del fin qui proclamato 1,7%, mentre per gli USA la previsione di crescita è passata dal 1,2% al 1,8%. Queste previsioni hanno certamente contribuito a impedire una nuova inversione di tendenza, come spesso accade nel mercato valutario.