Pare che questa crisi sia ormai inevitabile, la recessione è ormai alle porte. Da una parte l’economia USA e la sua politica monetaria molto indulgente, che ha portato a una crescita fondata sull’indebitamento, in concomitanza ad un deficit nelle esportazioni.
Ogni volo pindarico è seguito inevitabilmente da una brusca caduta: gli investimenti finanziati con l’indebitamento stanno strozzando tutta l’economia al fine di ammortizzare tutti gli eccessi del sistema – la conseguenza diretta di ciò sarà una profonda ma inevitabile recessione. Le conseguenze peseranno ovviamente su USA e Gran Bretagna, così come anche buona parte del Blocco-Euro, tuttavia la flessione colpirà anche i mercati emergenti – Cina compresa - che subiranno il contraccolpo dovuto al calo drastico delle importazioni USA.
Agli USA non rimarrà altro da fare che arrendersi all’inflazione – unico modo per liberarsi dall’opprimente peso dell’indebitamento, che di conseguenza pregiudicherà il ruolo dominante del Dollaro. Qua e là il dollaro recupererà terreno grazie ad un saldo positivo nel commercio estero, ma la ricaduta nel baratro del “fuggi-fuggi” dal Dollaro sarà inevitabile.