Giovedì l'Euro ha recuperato nei confronti del Dollaro e dello Yen in risposta all’allentamento della tensione creata dalle recenti angherie finanziarie globali, spingendo gli investitori a riacquistare la fin’ora martoriata Moneta Europea.
Lo Yen è sceso in risposta alle crescenti aspettative dei prezzi di Tokyo per cui la Banca del Giappone potrebbe tagliare i tassi di interesse.
L'Euro ha recuperato il 2% nei confronti del Dollaro, riprendendosi da un minimo mai sfiorato negli ultimi 2 anni e 1/2. Alcuni titoli e valute emergenti si sono riprese in seguito ad alcune misure adottate dai governanti per combattere la crisi del credito.
L'Euro e altre valute maggiori erano state colpite duramente, poiché i gestori di fondi in tutto il mondo avevano deciso di convergere i fondi verso il Dollaro – la valuta con maggiore liquidità al mondo, evitando così le turbolenze dei mercati finanziari.
L'Euro ha recuperato il 2,1% raggiungendo i $ 1,3230, riprendendosi da quota $ 1,2329 di Martedì.
Il piano di salvataggio da $ 25,1 miliardi stanziati dal Fondo monetario internazionale (FMI) e dell'Unione Europea in aiuto dell’Ungheria, aveva rassicurato l’Europa centrale da un clima un forte nervosismo.
Il FMI ha inoltre approvato un progetto di finanziamento a breve termine in favore delle economie emergenti che hanno una buona reputazione economica, ma che di questi tempi hanno difficoltà di accesso a credito.
La moneta unica europea è balzata dell’3,1% contro lo Yen assestandosi sui 130,10 Yen, dopo essere stato brevemente sopra i 131 Yen.
L'Euro e le altre valute a più alto rendimento, erano scese la settimana scorsa ai minimi storici contro loYen poiché i gestori di fondi avevano deciso di abbandonare lo Yen per loro scambi, nel quale gli investitori utilizzano lo Yen a basso rendimento per finanziare gli acquisti di beni che offrono rendimenti più elevati altrove.
Il Dollaro USA è aumentato dell’1.0% assestandosi sui 98,35 Yen, dopo un breve rialzo oltre i 99 Yen.
La panacea prescritta dalle banche centrali di tutto il mondo e’stato il taglio dei tassi d’interesse, ciò nel tentativo di aiutare a risolvere la carenza di credito, il male che ha afflitto l'economia mondiale negli ultimi anni.
Il Mercoledì, la Federal Reserve ha abbassato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portandolo al 1,0%, il livello più basso dal 2004.
In un incontro programmato per il prossimo 6 novembre, ci si attende che anche la Banca Centrale Europea abbassi i tassi d'interesse di riferimento, attualmente dell’3,75%.