Secondo il parere del comitato del Fondo monetario internazionale, il legame che lega molte valute arabe al dollaro, costituisce un ostacolo per la politica monetaria nel Golfo. A detta del Fondo monetario internazionale, anche l'inflazione potrebbe essere tenuta maggiormente sotto controllo nei paesi con un sistema valutario più flessibile.
DUBAI. Il Fondo monetario internazionale (FMI) si è pronunciato a favore di un regime più flessibile dei tassi di cambio negli stati del Golfo.
Il giornale "Gulf News" riferisce in merito, che il FMI in una relazione ha dichiarato che un "libero ma regolamentato tasso di cambio", fornirebbe agli Stati arabi del Golfo una maggiore indipendenza nel fissare la propria politica monetaria. Questo può tenere maggiormente sotto controllo l'inflazione, oltre a dare una maggiore stabilità ai tassi di cambio anche in seguito a forti scossoni e shock eventualmente riportati sui mercati.
Il FMI reputa l'introduzione di una maggiore flessibilità del tasso di cambio nei paesi arabi del Golfo, una soluzione più verosimile ed attuabile nel lungo periodo rispetto alla costituzione di un’unione monetaria. Attualmente, la maggior parte delle valute della regione sono collegate al dollaro statunitense, ciò costringe le banche degli Stati del Golfo a seguire le politiche di riduzione dei tassi adottato dalla Federal Reserve, nonostante gli elevati tassi di inflazione registrati nei loro paesi.