Nel 2008, sui mercati finanziari mondiali si è abbattuta una vera e propria tempesta, mettendo a dura prova centinaia d'imprese, portandole sul baratro del fallimento e costringendo molti investitori ad abbandonare le loro posizioni di vantaggio economico.
Molti hanno fatto presto a riversare tutte le colpe su Wall Street, ma solo la storia ci dirà qual'è la reale causa che si cela dietro un anno così terribile dal punto di vista economico. La verità è che quest'enorme bolla creditizia, connessa al mercato immobiliare, continua ad essere una minaccia per l'intero sistema finanziario mondiale e quella che una volta era la forte economia globale sta lentamente cedendo alle condizioni di credito ristrette. In realtà, c'è d'aspettarsi che il 2009 sia anche peggio, innescando forse una seconda ondata di crisi nel settore finanziario e una nuova omissione di pagamenti nel settore ipotecario. Detto ciò, c'è d'aspettarsi che sarà proprio l'avversione al rischio ad imporre il ritmo durante la maggior parte del prossimo anno, il che molto probabilmente aiuterà le monete come lo yen giapponese e le monete-rifugio come il dollaro statunitense. D'altro canto, con il rallentamento dell'economia mondiale, è ragionevole pensare che ne risentirà anche la domanda di materie prime che a lungo termine potrebbero rendere il Dollaro australiano e quello canadese molto vulnerabili. C'è da aspettarsi che il dollaro australiano scenda a 50 yen nel primo semestre del 2009.