Martedì scorso, i dati economici scadenti dalla Gran Bretagna, hanno permesso all'euro e al dollaro di segnare guadagni importanti contro la sterlina britannica. Così ad esempio, in Gran Bretagna i consumi domestici hanno registrato il livello più basso dal 1978.
Come se non bastasse, anche le vendite al dettaglio hanno riportato il record peggiore degli ultimi 14 anni per le vendite di dicembre, e le imprese britanniche vedono la situazione economica tanto instabile come non mai dall'inizio del sondaggio 1989. Per l'Euro, la Sterlina e’ scivolata fino ad un picco dell’1% per poi ridurre la perdita a 0,5%, fissandosi così a 90,72 Pence per 1 Euro. In rapporto al dollaro, la Sterlina inglese veniva quotata a $ 1,4594, circa 1,5% in meno.
L'Euro ha però recuperato nei confronti del dollaro e dello Yen. Gli investitori, hanno considerato la valuta statunitense e quella giapponese più come perdita che come un "rifugio sicuro". Sull'Euro ha inoltre pesato il pacchetto economico stanziato dal governo federale tedesco per un valore pari a 50 miliardi di Euro.
Il perdente più grande tra le principali valute è stato il dollaro Neozelandese, perdendo il 2,8% contro l'Euro, dopo che l'agenzia Standard & Poor's aveva ridotto le prospettive di rating per le obbligazioni in valuta estera della Nuova Zelanda.