Le perdite del dollaro hanno subito un’accelerata nella sessione di venerdì, ruzzolando a 1,2883 contro l'euro e a 1,4482 contro la sterlina britannica in quanto gli operatori hanno continuato a ridurre le loro posizioni sul biglietto verde in vista del fine settimana. Le Global Equity bourses hanno lottato duramente, con il Dow Jones Industrial Average al suo livello più basso dal 1997, a 7.249,47. Nel frattempo, l’oro ha raggiunto il suo livello più alto dal marzo 2008, portandosi a 1.006,40 per ogni oncia.
Il mercato dei cambi ha sofferto ampiamente dopo le pubblicazioni sulla situazione economica degli Stati Uniti, che a gennaio ha visto aumentare i prezzi al consumo oltre lo 0,3% rispetto ad una diminuzione dello 0,7% nel mese precedente.
In generale, i mercati sono rimasti in ansia per la nazionalizzazione potenziale di Citigroup e della Bank of America, come dichiarato dal presidente della commissione bancaria al Senato Chris Dodd. Data la persistente incertezza circa le prospettive per il settore bancario, la prova cui verrà sottoposto il governo la prossima settimana, per i bilanci delle banche che saranno attentamente esaminati e innescheranno probabilmente un altro aumento della volatilità.