Il Dollaro statunitense ha perso terreno rispetto all'euro e ad altre valute nelle prime ore di scambio, questo perché i mercati azionari hanno cercato di recuperare alcune perdite occorse durante la giornata precedente. Tuttavia, l'attività di trading è stata alquanto limitata, perché gli investitori si sono presi una pausa di riflessione, angosciati dalla continua preoccupazione per il benestare dei diversi sistemi finanziari e dal timore di un peggioramento della recessione mondiale, astenendosi dall’intraprendere attività rischiose.
L’indice del Dollaro USA (.DXY), che misura la forza del dollaro USA rispetto a un gruppo di valute primarie, ha raggiunto il picco massimo degli ultimi 3 anni, a riprova che gli investitori sono alla ricerca di un rifugio sicuro nella moneta più liquida del mondo.
La Banca Centrale Australiana (Reserve Bank of Australia), ha inaspettatamente mantenuto i tassi d’interesse invariati al 3,25%. Gli investitori avevano sperato in un nuovo taglio ai tassi d'interesse, ma secondo un portavoce RBA, si ritiene che il piano di stimolo già predisposta stia funzionando per cui non vi era alcuna necessità immediata di un altro taglio dei tassi d'interesse. Di conseguenza, il dollaro australiano (Aussie) ha guadagnato terreno su tutti i livelli.