Martedì, il tasso di cambio dell’Euro ha registrato una leggera ripresa - la moneta unica europea è stata scambiata a $1,3221 mentre un dollaro era pari a 0,7554 euro.
Lunedì la Banca centrale europea (BCE), aveva fissato il prezzo di riferimento a 1,3193 (Venerdì: 1,3295) dollari.
Gli operatori hanno letteralmente parlato di una reazione tecnica dopo le pesanti perdite dell’ultimo periodo. Tuttavia, la moneta unica rimane ancora sotto pressione. Pare che stia riprendendo l’avversione al rischio degli operatori del mercato gravando così sull’euro. In questo clima sono trapelate anche talune speculazioni su possibili misure "non convenzionali" della BCE, simili al programma della Fed, anche se non di tali proporzioni. Gli analisti hanno speculato che la BCE "potrebbe intervenire sui mercati obbligazionari per contribuire ad alleviare i problemi di finanziamento delle imprese".
Tutte queste voci, fondate o meno che siano, non fanno altro che aggravare ulteriormente la pressione sull’euro.