L'euro ha recuperato alcune delle sue perdite accumulate la settimana scorsa nei confronti del dollaro. A differenza del mercato obbligazionario, tra gli operatori nel mercato dei cambi, sembra aver prevalso una valutazione ottimistica della situazione economica. Questo ha ridotto l'attrattiva del dollaro quale rifugio sicuro in tempi di crisi. La scorsa settimana l'euro aveva ceduto il 2,2% nei confronti del dollaro.
Il Dollaro Australiano ha guadagnato terreno contro diverse valute. Il motivo e’ da ricondurre alla speculazione in merito ad un nuovo pacchetto di manovre economiche della Cina, reso noto da un articolo dal China Securities Journal statale. Ciò non solo dovrebbe stimolare la crescita economica nell’intera regione ‘Asia-Pacifico’, ma anche promuovere la domanda di materie prime, da cui trarrebbero vantaggio in particolare gli esportatori Australiani. Il Dollaro australiano ha recuperato il 0,8% contro il Dollaro USA, portandosi a 72,54 centesimi di dollaro USA per un dollaro australiano.
D’altro canto il baht thailandese ha subito perdite significative. La valuta del paese del sud-est asiatico sofferto a causa dei disordini politici, che avevano gia’ portato all’annullamento del vertice di ASEAN nella località balneare di Pattaya. Il baht aveva perso l’1,5% contro l'euro.
Lunedì l'euro si è apprezzato significativamente oltre quota $1,33 e la moneta unica costava da ultimo $1,3345 dollari. Giovedì, la Banca centrale europea (BCE), aveva fissato il prezzo di riferimento a quota $1,3273 (Mercoledì: $1,3231) dollari e il dollaro USA costava 0,7534 (0,7558) euro. A fronte del crescente appetito al rischio degli investitori, è diminuito notevolmente il ricorso al dollaro quale “approdo sicuro”.