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Tagli ai tassi fanno ballare i mercati valutari.

I tagli ai tassi d’interesse in Gran Bretagna e nella zona euro hanno innescato forti fluttuazioni nei mercati valutari: l'euro recuperava oltre l’1% contro il dollaro e contro lo yen raggiungeva a tratti quasi il 2%.

La sterlina, dopo la decisione sul tasso d’interesse di Giovedì, ha perso quota contro euro e dollaro, scendendo a tratti anche del 1,4% portandosi a 89,34 pence per un euro, mentre contro il dollaro si assestava a meno 0,4%. L'annuncio sull’espansione della massa monetaria di ulteriori 50 miliardi di sterline è stata una sorpresa, ha detto Simon Derrick, dirigente della strategia valutaria presso la Bank of New York Mellon Corp.. di Londra.

Le corse nei mercati di materie prime hanno portato il Real brasiliano a toccare un picco massimo semestrale contro l’euro. A tratti, il Real scalava dell’1,3% portandosi a 2,7796 euro per ogni Real - il livello più alto dall’11 Novembre.

Dopo la decisione in merito ai tassi d’interesse di Giovedì da parte della Banca centrale europea (BCE), l’euro si è portato a quota $1,3 412 dollari. A metà giornata la BCE aveva fissato il prezzo di riferimento ancora a $1,3363 (Mercoledì: 1,3322) dollari. Il dollaro costava 0,7483 (0,7506) euro.

Dopo la conferenza stampa del Presidente della BCE Jean-Claude Trichet, L'euro si trova  in una fase di orientamento nei confronti del dollaro – questa l’opinione dell’esperto valutario Rainer Sartoris della HSBC Trinkaus. Pare che la politica della Banca centrale sia divenuta più espansiva e Trichet non ha escluso ulteriori tagli di tasso; ciò in effetti avrebbe dovuto pesare sull'euro ma il mercato parte dal presupposto che le misure adottate, come ad esempio l'acquisto di obbligazioni garantite, daranno un impulso positivo all'ulteriore sviluppo economico, questa l’opinione di Sartoris. Come previsto, la BCE ha abbassato il tasso di riferimento di 0,25 punti percentuali portandolo a quota 1,0%.

L'euro trae i suoi impulsi più delle banche e dallo sviluppo dei mercati finanziari. I dati economici svolgono attualmente un ruolo minore. Così, non si dovrebbero attendere grandi sconvolgimenti per la pubblicazione della relazione del mercato del lavoro statunitense questo Venerdì. Anche nelle prossime due settimane, l'euro dovrebbe mantenersi nella scala compresa tra i 1,30 e i 1,38 dollari USA, nella quale aleggia dalla fine febbraio/inizio marzo.

Per altre principali valute, la BCE aveva fissato i tassi di riferimento contro l'euro a 0,88470 (0,88610) sterline inglesi, 132,72 (131,17) yen giapponesi, 1,5166 (1,5089) Franchi Svizzeri. Il costo di un’oncia d'oro è stato fissato a Londra a 912,25 (910,00) US dollari.

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Oggi, Venerdì, regnava la quiete sui mercati valutari. Il valore dell'euro si stabilizzava al livello di ieri. Gli investitori attendono i dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Una sorpresa positiva potrebbe portare a nuovi rialzi per l'euro.
 
Dopo l'impennata dei prezzi di ieri, giovedì, la giornata di oggi è trascorsa in relativa quiete. Nelle prime ore di scambio, la moneta unica veniva scambiata a $1,3398 e un dollaro era pari a 0,7462 euro.

Gli operatori ritengono che l'euro possa salire ancora: qualora dovesse sorpassare quota $1,3438, allora potrebbe verosimilmente saltare a $1,35. Per ciò si attende nel pomeriggio la pubblicazione dei dati in merito al mercato del lavoro statunitense - Una sorpresa positiva potrebbe far schizzare l'euro.

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