Sui mercati valutari, l'euro ha continuato a perdere contro il dollaro. Le rinnovate preoccupazioni sulla stabilità delle banche americane premere sulla moneta europea, e in situazioni d’incertezza dei mercati, il dollaro guadagna popolarità.
Nuove preoccupazioni per la stabilità del settore bancario statunitense mettono l'euro a dura prova: questa mattina la moneta unica europea costava $1,3254 e un dollaro era pari a 0,7547 euro. Ieri, dopo la pubblicazione dei dati economici statunitensi inaspettatamente positivi, l'euro si era portato a tratti oltre quota $1,34 dollari. Martedì la Banca centrale europea (BCE), aveva ancora fissato il prezzo di riferimento a $1,3403 (Lunedì: 1,3223) dollari.
Dal punto di vista degli operatori, In situazioni di crescente incertezza, il dollaro americano mantiene alta la domanda. Secondo quanto riportato da un quotidiano, l’ente di vigilanza finanziario statunitense, segnala un disavanzo della Bank of America pari a circa 35 miliardi di dollari. Pare che questo sia il risultato del cosiddetto stress-test – questo è quanto riportato dal ‘Wall Street Journal’ citando personalità informate in materia. I risultati ufficiali sono attesi per Giovedì, alla chiusura del mercato azionario statunitense.
Già ieri, l'euro ha ceduto terreno nei confronti della sterlina e del dollaro. Prima però, negli scambi di New York, l'euro aveva raggiunto il picco massimo del mese contro il biglietto verde. Nella zona euro, i prezzi alla produzione industriale nel mese di marzo sono calati più del previsto. 27 economisti intervistati da Bloomberg si attendono che domani la BCE tagli i tassi d'interesse di 25 punti base. L'euro si è indebolito dello 0,4% a quota $1,3357 per un euro, mentre contro la sterlina, la moneta unica perdeva lo 0,6%.