Dopo una montagna-russa nelle prime ore di scambio, la moneta unica europea costava $1,4092. Il dollaro era pari a 0,7094 euro.
Giovedì la Banca centrale europea (BCE) aveva fissato il tasso di cambio di riferimento a $1,3969 (Mercoledì: 1,4102) dollari. Con l'esito inaspettatamente positivo delle recenti aste per la vendita dei titoli negli Stati Uniti, a detta di un operatore, il mercato dei cambi entrerebbe ora in una fase di pausa. Nuovi stimoli potrebbero scaturire dalla pubblicazione dei dati economici statunitensi. In particolare, è atteso il dato sull’umore dei consumatori.
Secondo gli analisti della Commerzbank, la valuta statunitense verrebbe, tra l’altro, rimessa in discussione circa il suo status di valuta di riserva mondiale, per vedendo gli analisti stessi, un margine di rischio molto limitato che ciò possa effettivamente accadere. A detta degli esperti, queste voci farebbero da sfondo a uno dei tanti "scenari di orrore"che agli occhi di molti investitori, fanno apparire il dollaro quale valuta a rischio.