Giovedì mattina l'euro si assesta oltre quota $1,40. Durante le prime ore di scambio, la moneta unica veniva scambiata a $1,4 061 dollari USA. Un dollaro valeva 0,7110 euro. Il giorno precedente la Banca centrale europea (BCE) aveva fissato il tasso di cambio di riferimento a 1,4104 (Martedì: 1,4229) dollari.
In particolare, le dichiarazioni da parte della Cina, secondo cui si dovrebbe mantenere una politica monetaria sciolta, hanno portato a una certa preoccupazione in merito alla crescita del mercato, riportando gli investitori verso valute a rendimento più elevato. Di ciò ha sofferto il dollaro USA e preservando invece l’euro.
"La boccata d’aria dell’euro pare più duratura del previsto”, così in un commento della Helaba. Dietro a questo sfondo roseo, si cela un quadro tecnico più complesso. Nel frattempo, la situazione del mercato del lavoro continua ad essere difficile da descrivere, e i prossimi dati attesi nel corso della giornata dovrebbero sostenere le previsioni sia per la Germania e per gli Stati Uniti. Le aspettative del mercato circa un numero crescente di disoccupati, sono realistici pertanto non ci dovrebbero essere sorprese inattese.