Euro lotta duramente per riguadagnare le perdite subito dopo il declassamento del Portogallo
A seguito della ripida svendita dell'Euro di ieri dopo l’annuncio sul declassamento del debito del Portogallo, l'euro è riuscito ad alzare la testa contro il dollaro USA. MOODY'S, l'agenzia di rating, ha dato seguito alle precedenti minacce e ha declassato il debito portoghese a livelli junk. Le ripercussioni sono state subito sentite nei mercati finanziari come timori per la diffusione del contagio, e gli unici fattori che hanno contribuito ad arginare l’avversione al rischio è stato il sostegno per l'Aussie e il Kiwi.
Un ricercatore forex in Giappone ha espresso la sua teoria spiegando che il downgrade del Portogallo non cambia i fondamenti, motivo per cui la reazione è stata limitata. D'altra parte, ha osservato che se si fosse trattato della Spagna la storia sarebbe stata ben diversa.
A Tokyo, l'euro veniva scambiato contro il biglietto verde a 1,4460, con un incremento dello 0,2% a seguito della caduta di ieri a 1,4395 dollari. La maggior parte degli analisti si aspettano che la coppia EUR/USD continui ad essere scambiata nell’intervallo tra 1,40-1,45 fino ai primi di agosto, quando verranno definitivamente risolte le questioni sul tetto delle emissioni di debito degli Stati Uniti. L'indice del Dollaro Usa, un indicatore di forza del biglietto verde nei confronti delle altre principali valute, ha raggiunto ieri la resistenza radicandosi fortemente a 74,499. DXY.