La moneta unica continua a mantenere la maggior parte dei guadagni della scorsa settimana ed è pronta a tenere duro considerando che gli investitori hanno riposto le loro speranze su politici dell'Unione Europea, affinché venga data una risposta decisiva alle preoccupazioni debito della zona euro entro questa settimana. A Tokyo, l'euro è sceso dello 0,2% contro il dollaro, scambiato a 1,3855 dollari su qualche presa di profitto. La scorsa settimana, l'euro ha recuperato circa il 3,5% da vari fattori tra cui l'impegno da parte dei governi francese e tedesco per ricapitalizzare le banche dell'Eurozona, e l'approvazione parlamentare della Slovacchia di un aumento del EFSF. Tuttavia, gli analisti dicono che il recupero della scorsa settimana è stato principalmente il risultato di brevi coperture degli investitori, ed è probabile che la resistenza dell'euro sia a 1,40 dollari, perché i timori di contagio sono ancora troppo forti da superare.
I partecipanti alla riunione del gruppo dei 20, che si è svolta in Francia durante il fine settimana, hanno discusso di questioni da fronteggiare come la ristrutturazione del debito della Grecia; secondo il ministro delle Finanze tedesco, è improbabile che il problema greco possa essere risolto senza grandi tagli per obbligazionisti privati. Attualmente, esiste un accordo, in vigore per gli obbligazionisti, secondo cui devono volontariamente calare del 21% le loro partecipazioni alle obbligazioni greche; tuttavia funzionari della zona euro stanno dicendo che questo è insufficiente, con possibili perdite che si aggirano probabilmente tra il 30% e 50%.