L'Euro si è mosso al ribasso anche se è riuscito a tenere durante la sessione asiatica, che guadagna +0.62% sulla scia della chiusura positiva a New York; gli investitori tengono le loro posizioni in vista della prossima vendita del debito pubblico italiano e del critico voto greco di questo fine settimana, l'ultimo dai quali probabilmente si deciderà il futuro della zona Euro. Ad inizio settimana, I rendimenti sui bond decennali del debito pubblico spagnolo sono cresciuti fino a raggiungere il 6.8% nonostante la richiesta ufficiale del governo di un aiuto per la ricapitolizzazione bancaria sottoforma di pacchetto salvataggio, in quanto gli investitori temono che il debito crescente sul prestito del governo possa significare che l'accesso ai mercati del debito venga bloccato. Un altro fattore che è servito a minare la fiducia sull'Euro, sono le osservazioni sull'Italia fatte dal ministro delle finanze austriaco, in merito ai potenziali costi del prestito, e che, preoccupato, ha dichiarato che anche l'Italia potrebbe presto aver bisogno di un salvataggio, parole ritenute “inappropriate” ed assolutamente smentite questa mattina dal Primo Ministro Mario Monti.
Come riportato alle 12:30 p.m. (JST) a Tokyo, l'EUR/USD è scivolato a 1.2481, un calo dello 0.2% un rimbalzo tra il minimo in 2 anni raggiunto ad inizio mese a 1.2288 e 1.2672, il massimo in 3 settimane raggiunto lunedì. Gli analisti si aspettano che l'Euro possa scendere ancora entro il fine settimana, con molti investitori che con prudenza se ne staranno seduti in panchina fino al post-elezioni greche. La coppia EUR/JPY ha registrato scambi relativamente piatti a 99.38 Yen giapponesi, e gli analisti dicono che gli esportatori probabilmente ricopriranno i guadagni intorno ai 100 Yen.