Nel trading asiatico, il Dollaro statunitense ha esteso i suoi precedenti guadagni per la sua attrattiva come status di moneta sicura, poiché le proccupazioni sulla crisi dell'Eurozona ed il rallentamento globale stanno pesando moltissimo sulla propensione al rischio.
Come riportato alle 10:23 a.m. (JST) a Tokyo, l'indice del Dollaro U.S., visto dai traders come un indicatore di forza del greenback, scambiava a 82.361 .DXY, non lontano dal picco raggiunto venerdì di 82.469; la scorsa settimana l'indice ha guadagnato l'1%. Il Dollaro americano era alto anche nei confronti dell'Euro e dello Yen giapponese; l'EUR/USD scambiava a 1.2536$, un calo dello 0.3% dalla tarda sessione newyorkese di venerdì; verso lo Yen giapponese, la coppia USD/JPY scambiava a 80.63 Yen prima di ritirarsi a 88.34 Yen.
È probabile che gli operatori di mercato mantengano il trading dell'Euro ben entro i valori, aspettando che prenda il via la riunione dei ministri delle finanze UE; i leader dell'Unione Europea si concentreranno su una risoluzione per i problemi della zona Euro e, tra le altre cose, una possibile rinegoziazione di alcuni dei termini originali per il salvataggio greco. La maggior parte degli analisti concordano sul fatto che c'è un grande potenziale di delusione verso l'incontro dei vertici UE, e suggeriscono ai traders della valuta di non diventare troppo rialzisti.