In Asia, l'Euro incassa un pó di guadagni contro le valute di rifugio sicuro, grazie agli stimoli sulla propensione al rischio, in seguito alla notizia che in Cina i dati preliminari del Purchasing managers index (PMI) manifatturiero di luglio sono stati migliori del previsto. Secondo il rapporto di HSBC, il PMI è migliorato a 49.5 in luglio, sostenuto da un aumento della produzione che si è sviluppata a livelli mai visti in quasi 9 mesi. Gli utili sono stati temperati delle crescenti preoccupazioni in Spagna, con gli investitori che si aspettano ora che la Spagna seguirà la Grecia ed il Portogallo nella necessità di assistenza sottoforma di salvataggio. Pesa anche molto sul sentimento degli investitori il deterioramento delle prospettive economiche per diversi paesi europei, quali Germania, Olanda e Lussemburgo da parte di Moody's da “stabile” a “negativo”.
Come riportato alle 10:35 (JST) a Tokyo, l'Euro veniva scambiato contro il Dollaro a 1.2125$, ritirandosi dal massimo del giorno a 1.2138$ che era stato innescato dai dati HSBC. Tuttavia, gli analisti avvertono che la coppia EUR/USD rimane vicina al minimo di lunedì a 1.2067 Dollari, e coincidenza vuole che sia anche il minimo più basso in 2 anni. Se la coppia EUR/USD scende al di sotto di 1.2000$ che è un livello psicologicamente importante, il prossimo obiettivo sarebbe 1.1876 Dollari, il basso del 2010. Contro lo Yen giapponese, l'Euro ha scambiato a 94.88 Yen, ritirandosi dai 95.02 Yen colpiti subito dopo la notizia dei dati cinesi.