Il Dollaro americano ha ottenuto un pó di tregua nei confronti dell'Euro, con i deludenti dati PMI diffusi ieri che hanno mostrato che l'attività imprenditoriale nella zona euro è rimasta debole nonostante gli sforzi da parte della Banca centrale.
Come riportato alle 1:45 pm (JST) a Tokyo, l'Euro è stato scambiato a 1,2972 dollari contro il Dollaro, dopo essere caduto più dello 0,6% il giovedì. Lo scorso lunedì, la coppia EUR/USD ha colpito 4 mesi di alto a 1,3173 dollari, ma da allora ha perso quasi il 2% rispetto a tale valore. I timori sul debito dell'Eurozona, continuano ad essere un peso per l'economia, essendoci anche una rinnovata speculazione che la Grecia dovrà ancora una volta ristrutturare il debito esistente il che, come conseguenza, potrebbe esercitare una certa pressione sull'Euro nel breve periodo.
Il ritiro dell'Euro, ha contribuito a dare una spinta al US Dollar Index, i componenti del quale includono anche l'Euro tra le altre principali valute; in precedenza l'indice negoziava ad 1 settimana di picco a 79,660 DXY, ben al di sopra del basso in sei mesi di venerdì scorso, quando ha colpito 78,601 DXY.
A partire da dati PMI della Cina di ieri, la raffica di dati sulla produzione manifatturiera dalla zona euro e dagli Stati Uniti si sono aggiunti al sentimento cupo e messo in evidenza le difficoltà che i responsabili delle politiche globali si trovano ad affrontare, anche se hanno fretta di stampare moneta.