L'Euro ha guadagnato rispetto al Dollaro Americano nella sessione asiatica, dopo la caduta di lunedì ad un 1 settimana di basso, innescato dalle crescenti preoccupazioni per il debito spagnolo e l'atteggiamento “laissez faire” del governo nei confronti dell'aiuto. È stato anche preso in considerazione un sentimento d'affari in Germania più debole del previsto, che ha acuito i timori degli investitori sul rallentamento della crescita nella zona euro. Le letture dell'IFO sul business sentiment di settembre, hanno registrato il livello più basso in oltre due anni, suggerendo che per il momento gli sforzi della Banca centrale europea per ripristinare la fiducia nei mercati, non hanno ancora avuto alcun impatto.
Inoltre, non si sono allontanate troppo dal fuoco, le preoccupazioni sulla Grecia: un comunicato ha dichiarato infatti che il deficit di bilancio greco è più grande di quanto precedentemente previsto, con il giornale tedesco Der Spiegel che ha riportato una stima di disavanzo per 20 miliardi di euro, il doppio di quanto molti credevano.
Mentre non vi è stata ancora alcuna conferma da parte dei funzionari greci, questo è stato sufficiente a spargere nervosismi tra gli operatori di mercato e la validità dei dati potrebbe avere ripercussioni significative sulla moneta comune. Come riportato alle 1:26 pm (JST) a Tokyo, la coppia EUR/USD é scambiata a 1,2944 dollari, recuperando dal minimo giornaliero di 1,2891 dollari ma ben al largo della punta di 4 mesi colpita la scorsa settimana. Il supporto è ancorato a 1,2827 dollari, la Media Mobile a 200 giorni della coppia EUR/USD.