L’indice del Dollaro statunitense continua a rimanere nelle vicinanze di un minimo su svariati mesi, e gli analisti sono convinti che rimarrà sotto pressione, in seguito all’annuncio della Fed, la scorsa settimana, sull’avvio di una serie di stimoli economici di durata non ancora definita.
Alle 2:13 p.m. (JDT), a Tokyo, l’indice era a 78,802 DXY, in recupero dal minimo sugli ultimi 7 mesi registrato venerdì a 78,601; rispetto al picco sugli ultimi 2 anni, registrato il 2 luglio a 84,100 DXY, l’indice ha perso quasi il 6%. Il USD era anche più basso contro l’Euro, scambiato a 1,3128$, non lontano dal minimo di 1,3169$, picco degli ultimi 4 mesi registrato la scorsa settimana sulla piattaforma di trading EBS. Da luglio la coppia EUR/USD ha guadagnato quasi il 6%, e secondo gli analisti avrà ulteriori margini di crescita sul breve termine. Uno stratega Forex di Hong Kong ritiene probabile che lo slancio per la ripresa tenga duro.
La scorsa settimana la U.S. Federal Reserve ha lanciato una nuova serie di stimoli, promettendo di acquistare bond statunitensi per un valore di 40 miliardi di dollari al mese fino a che non riscontrerà un miglioramento significativo nei mercati del lavoro oltremanica. Solo la settimana precedente la Banca Centrale Europea aveva annunciato la sua versione dell’acquisto a tempo indeterminato di bond nel tentativo di arrestare la crisi, in crescita tra i membri dell’U.E., finanziariamente provati.