L'Euro è scivolato contro il Dollaro USA durante la sessione asiatica, ma tenedosi vicino al picco in 4 mesi, in quanto l'ipotesi degli investitori è che i deludenti numeri sull'occupazione statunitense usciti venerdì, potrebbero finalmente indurre la Federal Reserve ad avviare ulteriori misure di stimolo. L'Euro, che era ancora nella scia di supporto delle dichiarazioni BCE la scorsa settimana di aiutare i paesi in difficoltà a trovare finanziamenti a prezzi ragionevoli per aiutare la diminuzione del debito pubblico, da allora è scivolato di circa lo 0,2% dal maassimo di venerdì a 1,2818 dollari: alle 1:05 pm (JST) a Tokyo, il cross EUR/USD é scambiato a 1,2790 dollari. Gli analisti si aspettano che qualsiasi spinta ribassista sulla coppia sarà limitata dalla prossima riunione della Fed; quindi tutti in attesa dell'annuncio di Bernanke previsto per giovedì.
I mercati infatti, stanno già considerando la forte possibilità di un QE3 (terzo Quantitative Easing), e un analista ha dichiarato che se questa convinzione si realizzasse e se la sentenza prevista per mercoledì della corte tedesca si pronunciasse a favore del meccanismo di salvataggio della zona Euro, la moneta comune potrebbe vedere un ulteriore aumento verso 1,30 dollari, con guadagni limitati dagli sviluppi spagnoli e greci.
L'indice del Dollaro statunitense, un indicatore di forza dell'USD rispetto alle altre principali valute, è scambiato a 80,272. DXY, impantanato vicino al minimo in 4 mesi colpito il venerdì, quando l'indice è sceso a 80,151. DXY.