Lo Yen giapponese ha iniziato la settimana di negoziazione al ribasso, con gli investitori che tengono lo Yen sotto controllo fino a quando la Banca del Giappone non annuncerà la sua decisione di politica monetaria attesa per domani, con la previsione di ulteriori misure di allentamento per garantire il raggiungimento dell'obiettivo d'inflazione dell'1%. Gli analisti ritengono che la BoJ aumenti probabilmente il suo programma di acquisto di asset di circa 125 miliardi di equivalenti dollari.
Come riportato alle 1:30 p.m. (JST) a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 79,73 yen, in crescita dello 0,1% dalle ultime ore della sessione di venerdì a New York, ma fuori dai 4 mesi di picco di 80,38 yen, colpito nella stessa giornata. Anche la coppia EUR/JPY è in rialzo di circa lo 0,1% in più, scambiata a 103,09 yen, fuori dal massimo in se mesi raggiunto all'inizio della scorsa settimana, quando la coppia ha toccato 104,59 Yen.
Gli operatori di mercato sono alla ricerca di ulteriori suggerimenti dagli Stati Uniti, per un qualsiasi segnale di miglioramento della situazione economica del paese. Venerdì, il PIL del terzo trimestre, ha mostrato che l'economia statunitense è cresciuta del 2% l'anno, cifra migliore delle previsioni degli analisti, che lo attestavano all'1,9%. Questa settimana, l'attenzione sarà focalizzata sul rilascio dei dati chiave sul lavoro negli Stati Uniti: le cifre del settore occupazionale americano che escludono il settore primario, (Non-Farm Payroll) hanno visto un inaspettato miglioramento per il mese scorso e gli operatori sperano in una tendenza rialzista simile, per validare un miglioramento generale della situazione del lavoro americana.
Nel frattempo, oggi Wall Street resterà chiusa a causa delle misure di prevenzione imposte dalla città di New York per l'arrivo dell'uragano Sandy. In Italia, la situazione generale è pressoché in ribasso, con un aumento dello spread tra titoli italiani e Bund tedeschi a 10 anni, dai 337 registrati venerdì ai 349 colpiti oggi, dopo il discorso politico pronunciato da Berlusconi durante il week-end, a seguito della condanna a 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo per l'acquisizione dei diritti televisivi di Mediaset.