Le borse europee hanno aperto in positivo, anche se restano in attesa dei dati sull'occupazione dagli Stati Uniti, in uscita oggi. L'Euro è scivolato più basso rispetto al Dollaro USA, ma tenendosi vicino al massimo di due settimane, colpito dopo le dichiarazioni di Mario Draghi, che si è detto pronto ad acquistare debito sovrano dei paesi in difficoltà. Draghi, il presidente della BCE, ha detto anche che per ricevere l'aiuto, è necessaria la richiesta ufficiale di assistenza da parte dei paesi, e che le condizioni legate ai prestiti obbligazionari non devono essere interpretate come “punitive”. Gli operatori di mercato erano ansiosi di sentire se c'era l'intenzione da parte di Draghi di modificare i tassi di interesse, ma in occasione della conferenza stampa che ha seguito l'annuncio, il numero uno dell'Eurotower ha semplicemente taciuto su tale questione.
Come riportato alle 1:30 pm (JST) a Tokyo, la coppia EUR/USD era scambiata a 1,3014 dollari, in calo dello 0,1% rispetto alla tarda sessione di giovedì a New York, e solo a pochi pips da 1,3032 dollari, il prezzo più alto dal 21 settembre.
Lo Yen giapponese è salito, dopo l'annuncio della Banca del Giappone in cui la BoJ dichiara di non voler modificare l'attuale politica monetaria, generalmente in linea con le previsioni. La coppia USD/JPY é scambiata a 78,33 yen, in calo dello 0,2% dalla fine delle transazioni ieri a New York, e non lontano da 78,45 Yen, prezzo visto prima dell'annuncio BoJ.