All’inizio della settimana di trading asiatica l’Euro rimane sotto pressione, e scende ancora contro il Dollaro statunitense: gli agenti del mercato attendono chiarimenti sulla situazione legata al salvataggio della Spagna. I trader sono in attesa che la richiesta di salvataggio spagnola sia avanzata ufficialmente: questa è infatti necessaria per uscire dal range, piuttosto ristretto, in cui si è scambiato dalla metà di settembre, tra 1,2800$ e 1,3100$. Chi fa il mercato ha sperato che il governo spagnolo avanzasse la richiesta lo scorso weekend, dando via libera al programma della BCE per l’acquisto di bond, e abbassando così i tassi d’interesse pagati dalla Spagna.
All’1,35 p.m. (JST), a Tokyo, l’EUR/USD era scambiato a 1,2899$, con una perdita dello 0,4% e sotto il precedente minimo di 1,2891$. Si vede supporto nelle vicinanze della media mobile a 200 giorni a 1,2825$.
Anche le valute collegate alle materie prime si abbassano contro il USD, col Dollaro australiano (AUD) che perde lo 0,3% contro quello statunitense a 1,0216$. Secondo un analista di Singapore, la sensazione di un certo rischio è stata innescata dalla Spagna, e in chiave minore dalla debolezza che domina i titoli asiatici; neanche dati migliori del previsto dalla Cina potrebbero aiutare in questo senso. Nel weekend, i dati hanno mostrato che importazioni ed esportazioni cinesi sono migliorate, mentre i dati sull’inflazione nel paese, rilasciati oggi, erano in linea con le previsioni.