Durante la sessione asiatica di martedì, l’Euro scambiava vicino al massimo in due settimane rispetto al Dollaro americano, quando la propensione al rischio è stata spinta dall’ottimismo degli investitori i quali s’aspettano che il Governo greco riceva presto la prossima tranche di salvataggio. In accordo con i funzionari politici europei, l’esborso sarà approvato per 5 miliardi di Euro di prestito, anche se il pagamento non sarà rilasciato fino fino all’inizio di dicembre e solo se le condizioni poste al Paese ellenico saranno soddisfatte.
Come riportato alle 2:24 p.m. (JST) a Tokyo, l’EuroDollaro era in salita dello 0,13% per scambiare a 1,2796, scendendo dal picco della sessione a 1,2810. Tuttavia, nel mese di novembre, la coppia è scesa dell’1,2% finora, e gli analisti sono dubbiosi che la coppia EuroDollaro riesca a mantenere i guadagni senza dover faticare. Nonostante le buone notizie dalla Grecia, continuano ad esserci preoccupazioni verso altri ostacoli che deve affrontare l’Europa per il pieno recupero dell’economia, poiche' nel frattempo, in mattinata, è arrivato l’annuncio di Moody’s del downgrade della Francia, che perde la tripla A per il “deterioramento delle prospettive economiche” del Paese.
La Spagna non ha ancora richiesto il sostegno finanziario della Troika, e come quarta economia dell’Eurozona, c'è una costante pressione al ribasso sulla moneta unica. Gli analisti ritengono che una richiesta ufficiale d’aiuti da parte del Governo spagnolo, potrebbe corrispondere ad un rally dell’EUR/USD anche sopra 1,30 dollari, visto che così la Banca Centrale Europea sarebbe in grado di comprare il debito spagnolo, abbassando gli oneri finanziari della Spagna.