Dopo aver incassato un duro colpo nel primo giorno lavorativo dopo le elezioni del nuovo governo giapponese, lo Yen si è finalmente stabilizzato martedì. Secondo il programma, il Liberal Democratic Party entrerà presto in carica, e si prevede che si muova in maniera più aggressiva rispetto al governo uscente. Ne risulta un’alta probabilità che il meeting di questa settimana tra i policy maker della Bank fo Japan produca un risultato più in linea con l’agenda dell’LDP (vale a dire, è in arrivo un allentamento aggiuntivo). Alle 11,20 (JST), a Tokyo, l’USD/JPY era scambiato a 83,36 Yen giapponesi, scendendo dunque dal picco di 84,48 Yen colpito durante la sessione di trading di ieri, un picco che non si vedeva dall’aprile dello scorso anno.
L’Euro ha tenuto duro, rimanendo stabile contro il Dollaro statunitense, grazie alla speculazione degli investitori sul fatto che l’economia USA possa essere sul punto di prevenire la caduta dal cosiddetto precipizio fiscale: il Presidente Obama e il Congresso continueranno infatti a lavorare per trovare una base comune.
Secondo gli analisti la moneta unica beneficerebbe di un generale miglioramento nella propensione al rischio degli investitori, anche dopo che la BCE si è recentemente preoccupata per il fatto che l’economia dell’eurozona continui a mostrare una crescita in rallentamento. La coppia EUR/USD era scambiata a 1,3160$, in ribasso rispetto al picco colpito lunedì a 1,3191$, massimo degli ultimi 7 mesi.