Negli ultimi due mesi, mentre la valuta dello stato diventava sempre più debole, i prezzi dei titoli giapponesi sono saliti di circa il 20%. Il Nikkei 225 ha guadagnato per il secondo giorno, aumentando dello 0,7% per chiudere a 10,652.64. Questo sistema di circostanze viene direttamente dalle paure del Giappone, l’inflazione o un periodo anticipato di allentamento monetario. Il primo ministro Shinzo Abe ha messo la Bank of Japan sotto pressione per farle assumere un obiettivo di inflazione maggiore, e per accettare una politica di allentamento monetario più forte.
Lo Yen è schizzato a 88,15 Yen per Dollaro, con una perdita dello 0,3%, avvicinandosi al minimo su 2 anni e mezzo colpito venerdì scorso. Il meeting della Bank of Japan, atteso a breve, potrebbe portare alla valuta, già in lotta, ulteriore volatilità. Il Dollaro, da novembre, ha guadagnato quasi il 12% sullo Yen. La valuta nipponica è inoltre scesa contro il Dollaro australiano fino a colpire un minimo su 4 anni, venendo scambiata intorno ai 93,03 JPY per AUD.
Altre notizie riportano che il Dollaro sia salito fino a 1,3043 Euro, e che il British pound, nella giornata di ieri, si sia avvicinato al minimo su 6 settimane contro il Dollaro, speculando sul fatto che la Banca d’Inghilterra possa adottare una politica di allentamento monetario.