Di: Barbara Zigah
Come già avevano fatto tante volte in passato, i policy maker della Bank of Japan hanno scontentato alcuni investitori ribassisti, rendendo così stabile la valuta, e non discendente. Hanno annunciato infatti, come ampiamente previsto dagli analisti, l’intenzione di far proprio il target del 2% d’inflazione proposto dal nuovo governo del paese, e di acquistare asset illimitati; lo scontento è dunque arrivato quando hanno dichiarato che inizieranno a fare tutto ciò nel 2014, e non immediatamente come i mercati speravano.
Uno stratega Forex di Singapore ha dichiarato che mentre il rialzo del target inflazionario è stato un passo significativo verso il termine della stagnazione economica del paese, l’effetto che avrebbe dovuto avere l’acquisto di asset sarà limitato dal ritardo nell’implementazione della nuova politica. In teoria lo schema degli analisti per il 2014 andrà molto probabilmente ad un passo notevolmente più lento rispetto al piano già esistente.
Alle 12:25 p.m. (JST), a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 88,65 Yen, con una perdita dello 0,1%. Il Dollaro statunitense ha perso ieri l’1,1% dopo l’annuncio della BOJ, il più grande calo in un solo giorno per questa coppia in circa 8 mesi. Ci si allontana ulteriormente dal picco su 30 mesi registrato lunedì a 90,25 Yen.