Di: Barbara Zigah
In seguito al rilascio dei dati del PMI (Purchasing Manager Index, Indice dei Direttori degli Acquisti) dalla Cina, inaspettatamente migliorati, lo Yen giapponese ha subito un calo, mentre il Dollaro australiano è salito. Secondo il PMI preliminare di HSBC, il settore industriale lo scorso mese è schizzato ad un livello che non vedevamo da due anni, incoraggiando gli investitori: le prospettive dell’economia mondiale potrebbero finalmente essere in miglioramento. Alle 11:35 (JST), a Tokyo, il cambio Dollaro Yen era scambiato a 89,21 Yen, con un guadagno dello 0,7% e in allontanamento dal minimo settimanale colpito mercoledì a 88,06 Yen, avvicinandosi invece al picco su più anni colpito lunedì a quota 90,25 Yen. Il cambio Dollaro australiano Yen, nel mentre, ha guadagnato lo 0,3% arrivando ad essere scambiata a 93,80 Yen, mentre l’AUD/USD ha subito un calo dello 0,3% arrivando a 1,0524$, non lontano dal minimo della sessione stabilito a 1,0513$.
Lo Yen giapponese, sempre considerato un angolo di paradiso, ha subito in settimana svariate inversioni, sia prima che dopo la decisione presa dalla Bank of Japan durante l’ultimo meeting. Secondo gli analisti, i mercati sono rimasti delusi dalla decisione della banca centrale di non incrementare immediatamente il programma di acquisto asset. A lungo termine, comunque, non vedono alcuna ragione per cui il trend dovrebbe cambiare, e ritengono probabile che la coppia USD/JPY continui a prendere slancio.