Di: Barbara Zigah
Lunedì lo Yen è ripartito contro il Dollaro statunitense da un minimo di 2 anni e mezzo. L’indice di forza dello Yen relativamente al Dollaro è scivolato a 15,5 il 4 gennaio, il minimo da dicembre 2001 e al di sotto del livello 30, che i trader vedono come segnale che il prezzo di un asset è in caduta troppo veloce. Il Dollar Index (DXY) ha chiuso il quarto giorno in rialzo. I verbali dell’ultimo incontro della banca centrale statunitense, rilasciati la scorsa settimana, hanno paventato la possibilità che i policy maker quest’anno possano ridurre gli stimoli monetari
“La debolezza dello Yen contro il Dollaro potrebbe prendere fiato” ha dichiarato un ricercatore di Tokyo. “Al di sopra di 85 Yen per Dollaro, sembra che la valuta sia iper venduta”. Alle 2:55 p.m., a Tokyo, la valuta nipponica si è portata a 87,86 per Dollaro, guadagnando lo 0,3% rispetto al 4 gennaio, quando ha toccato 88,41, il minimo da luglio 2010. Lo Yen ha guadagnato lo 0,6% contro l’Euro, arrivando a 114,53, dopo aver registrato la scorsa settimana un declino dell’1,4%. Il Dollaro ha aggiunto lo 0,3% raggiungendo 1,3033 per Euro.
La scorsa settimana ha visto lo Yen indebolirsi tra le speculazioni sul fatto che il Giappone acceleri gli sforzi per incitare la crescita. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Yomiuri, il governo questo mese annuncerà stimoli fiscali per un valore di 12000 miliardi di Yen (136 miliardi di Dollari) per dare una spinta all’economia del paese, al momento in contrazione. Senza precisare da dove erano tratte queste informazioni, secondo l’articolo il budget aggiuntivo per questo anno fiscale da marzo includerà 5000-6000 miliardi di Yen in spesa per lavori pubblici.
In aggiunta alle speranze per la nuova politica economica del paese, è probabile che, a causa del deficit di bilancio giapponese e della svendita dello Yen, legata all’acquisizione operata da aziende giapponesi di attività oltreoceano, la valuta nipponica rimanga sotto pressione.