Di: Barbara Zigah
Per il terzo giorno di seguito, lo USD è sceso contro lo Yen giapponese, dopo che un membro del governo nipponico ha reiterato le dichiarazioni che avvisavano che l’economia del paese asiatico potrebbe essere danneggiata in maniera eccessiva dalla continua debolezza dello Yen. Alle 2:27 (JST), a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 88,20 Yen, con una perdita dello 0,2%, e ben lontana dal picco su 2 anni toccato lunedì a 89,67 Yen. Gli attori del mercato continuano a credere che questo rimbalzo non sia nient’altro che una piccola correzione, e si aspettano che sul lungo termine il governo spingerà per una valuta più bassa in modo da recuperare l’economia, che aveva lottato con la deflazione. Secondo gli analisti nel prossimo meeting della Bank of Japan per decidere le politiche da implementare verrà approvato un target del 2% di inflazione, il doppio di quello attuale.
In Asia, inoltre, il Dollaro australiano ha perso quasi lo 0,7% contro il Dollaro statunitense, dopo che i dati sull’occupazione, peggiori di quanto ci si aspettava, hanno dato nuova linfa alle speculazioni sul fatto che la Reserve Bank of Australia possa considerare la possibilità di un taglio dei tassi d’interesse nel meeting del mese prossimo per decidere i tassi. In un certo momento, la coppia AUD/USD era scambiata ad un minimo di 1,0496$, ma si è poi ripresa ed è al momento scambiata a 1,0508$.