Di: Barbara Zigah
Durante la sessione di trading asiatica, in seguito all’inatteso risultato delle elezioni politiche italiane, la moneta unica è scesa fino ad un minimo su 7 settimane. Sebbene il partito di centro sinistra abbia guadagnato la camera bassa del parlamento, come gli osservatori avevano anticipato, sembra che la camera alta non avrà una maggioranza; il parlamento italiano, potenzialmente bloccato, potrebbe mettere a rischio e minare le fragili riforme economiche istituite dal governo di Mario Monti. Senza un governo stabile per guidare il paese, gli investitori sono preoccupati per la possibilità che l’economia italiana volga al peggio, portando giù con sé anche l’eurozona.
Alle 00:38 (JST), a Tokyo, il cambio Euro dollaro era scambiato a 1,3056$, recuperando qualche pip dopo essere scesa ad un minimo della sessione a 1,3042$, il prezzo minore da inizio gennaio. Gli stratega di valuta dicono che intorno a 1,3032$ troviamo supporto, ma una rottura darebbe campo agli Euro ribassisti, aprendo la strada ad un test del livello 1,2998$, il minimo del 4 gennaio. Anche la coppia EUR/JPY è caduta malamente, essendo scambiata ad un minimo di 118,74 Yen, una perdita del 2,6% e il maggior calo durante un solo giorno da maggio 2010. Più recentemente la coppia era scambiata a 120,16 Yen.