Di: Barbara Zigah
Lo Yen giapponese è rimasto stabile durante la sessione asiatica, seguendo una netta crescita ispirata dagli investitori che hanno tagliato sui rispettivi contratti ribassisti, dopo che un funzionario del G7 ha espresso le preoccupazioni dei paesi membri per i recenti movimenti dello Yen. Da novembre lo Yen giapponese ha perso almeno il 20% contro il suo principale rivale, il Dollaro statunitense, registrando un’erosione simile anche contro l’Euro. Questo è un risultato dell’inarrestabile ricerca del nuovo governo giapponese, intenzionato a mettere fine al lungo periodo di deflazione. Secondo gli analisti, ad ogni modo, per quanto i membri del G7 possano pronunciarsi, sul lungo termine è inevitabile che lo Yen prosegua nel proprio trend ribassista.
Alle 14:17 PM (JST), a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 93,23 Yen, con una perdita dello 0,3% rispetto al martedì, e ben al di sotto del picco su 3 anni di lunedì, quando la coppia ha toccato i 94,465 Yen. Si dice che gli importatori giapponesi stanno guidando la crescita dello Yen per comprare USD a circa 93,00 Yen, o nelle vicinanze del minimo della sessione di martedì. L’EUR/JPY ha perso lo 0,5%, per arrivare ad essere scambiato a 125,50 Yen, seguendo più di 100 pip tutti martedì; solo lo scorso mercoledì la coppia colpiva un picco su 3 anni a 127,71 Yen.