Di: Barbara Zigah
Lo Yen giapponese è rimasto stabile contro i principali rivali, mentre l’aumento è attribuibile all’incertezza degli investitori sulle modalità con cui il governo giapponese proseguirà in quella che è stata vista chiaramente come una politica monetaria aggressiva, ora che tra i funzionari appaiono segni di dissenso, compreso un ritardo nella nomina del prossimo governatore della Bank of Japan. Gli strateghi nel campo delle valute ritengono inoltre che l’impegno dei membri del G20 per una svalutazione competitiva avrà probabilmente un ruolo nell’apprezzamento della valuta a breve termine.
All’1:57 (JST), a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 93,55 Yen, con una perdita dello 0,1% dello USD, ben al di sotto del picco su 33 mesi colpito ad inizio mese al livello 94,465 Yen. Gli analisti prevedono che nelle prossime settimane la coppia venga scambiata all’interno di una banda compresa tra i 92,50 e i 95,50 Yen.
In Asia, inoltre, il Dollaro neozelandese è caduto bruscamente contro il cugino statunitense dopo i commenti rilasciati da Graeme Wheeler, governatore della Reserve Bank neozelandese, che ha annunciato che il Kiwi, come è frequentemente chiamato il Dollaro neozelandese, sia molto sopravvalutato rispetto a quelli che sono i fondamentali economici del paese. La coppia NZD/USD era scambiata a 0,8404$, con una perdita pari allo 0,8%. Solo lo scorso venerdì la coppia ha raggiunto quota 0,8534$, un prezzo che non si vedeva da più di 17 mesi.