Di: DailyForex
La sessione asiatica ha visto lo yen giapponese portare a casa ampi guadagni, dopo che il disappunto per il settore manifatturiero cinese ha dato agli investitori un’ulteriore ragione per vedere un calo della salute dell’economia globale. Secondo HSBC l’Indice dei Direttori degli Acquisti (PMI, Purchasing Manager Index) è sceso ad aprile fino a 50,5; ci si aspettava un calo solamente marginale, da 51,6 fino a 51,4. 50 è il limite che separa espansione e contrazione.
La notizia di un settore manifatturiero cinese ancora in difficoltà nel secondo trimestre ha avuto un forte impatto sulla valuta legata alla crescita cinese, il dollaro australiano, che ha perso più dello 0,4% contro il cugino americano, arrivando ad essere scambiato a 1,0222$; l’AUD ha perso però molto di più, quasi l'1%, contro lo yen giapponese, arrivando a scambiare a 100,85 yen.
Gli investitori si auguravano che le aspettative per un nuovo allentamento della banca centrale giapponese portassero la valuta a crollare, ma secondo gli analisti la crescita dell’avversione al rischio ha temporaneamente bloccato queste aspettative. La coppia USD/JPY ha nuovamente mancato il livello 100,00, e alle 13:06 (JST), a Tokyo, ha perso lo 0,6%, arrivando a quota 98,68 yen. Anche la coppia EUR/JPY si è diretta in basso fino a raggiungere i 128,66 yen, perdendo lo 0,8%. Anche l’euro, considerato una valuta legata alle materie prime, ha toccato nuovi punti piuttosto bassi contro il dollaro statunitense, come 1,3040$ (-0,2%); secondo gli analisti è probabile che le aspettative sul fatto che la Banca Centrale Europea stia per tagliare il tasso d’interesse tengano la moneta unica sotto una pressione non trascurabile.