La significativa caduta del mercato azionario giapponese ha spedito gli investitori nelle braccia dello yen giapponese, che è dunque salito nettamente. D’altra parte le valute legate all’andamento di alcune commodity, più rischiose, e specialmente il dollaro australiano, si sono trovate ad affrontare una nuova pressione: gli investitori devono affrontare la possibilità di un rallentamento globale. Gli ultimi dati sull’occupazione negli Stati Uniti supportano l’ipotesi di un risultato di questo genere; come riportato ieri dall’ADP, la crescita dell’occupazione nel settore privato a maggio è stata inaspettatamente spenta. Il rilascio dei dati ufficiali del Dipartimento del Lavoro, in attesa per venerdì, sarà monitorato attentamente; gli analisti ritengono ora che i risultati possano lasciare gli investitori insoddisfatti.
Alle 11:14 (JST), a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 99,14 yen, una perdita dell’1% durante la sessione di trading asiatica, mentre l’EUR/JPY scendeva a 129,83 yen, anche lui perdendo quasi l’1%. La coppia AUD/JPY era invece crollata, perdendo quasi il 3% e arrivando a quota 94,18, minimo dell’ultimo trimestre. Il motivo del crollo dei mercati degli equity giapponesi è stata la mancanza di alcun annuncio di nuovo e aggressive misure per stimolare ulteriormente l’economia giapponese, annuncio ampliamente anticipato dai trader. Secondo gli analisti, se il governo non riuscisse a reagire a ciò che sta succedendo in borsa, lo yen continuerebbe a prendere prezzo.