Di: DailyForex
La ripresa del dollaro statunitense è stata estesa contro lo yen giapponese, allontanandosi dal minimo bimestrale colpito durante l’ultima sessione. Da venerdì la coppia USD/JPY ha guadagnato il 3,3%, ed è stata recentemente scambiata a 98,12 yen, ben lontana dal minimo toccato quel giorno (94,98 yen). Anche lo U.S. Dollar Index ha guadagnato lo 0,2%, arrivando ad essere scambiato a 81,880 .DXY, in recupero stabile dal minimo della scorsa settimana, 81,077 .DXY, il punto più basso toccato negli ultimi 3 mesi. I guadagni del dollaro sono stati attribuiti ad un insieme di fattori, principalmente il miglioramento dei dati sull’occupazione (che suggeriscono che la Federal Reserve ritiri alcune delle misure di stimolo) e i chiari sforzi della Bank of Japan per svalutare lo yen attraverso un allentamento aggressivo.
Gli ultimi dati provenienti dalla Cina suggeriscono che la crescita economica stia barcollando come non mai, e alcuni analisti credono ora che potrebbero non riuscire a raggiungere l’obiettivo del 2013, il 7,5% di crescita. La notizia ha spedito in alto il dollaro australiano, facendo perdere alla coppia AUD/USD più dell’1% e portandola fino a quota 0,9393$, un minimo su 20 mesi, prima che si riprendesse leggermente arrivando a 0,9411$. La Cina è il primo partner dell’Australia, e dunque ogni calo del mercato cinese influenza fortemente il dollaro australiano. Il dollaro neozelandese, in seguito alla notizia, ha perso lo 0,6% contro il dollaro americano: la coppia NZD/USD è arrivata ad essere scambiata a 0,7821$, prima di chiudere a 0,7838$.