Di: DailyForex
Lunedì, le borse asiatiche sono cresciute ed il valore dell’oro ha colpito un massimo su 3 mesi, estendendo un movimento iniziato la scorsa settimana, quando un forte calo dei dati dagli Stati Uniti sulla vendita di nuove abitazioni ha temperato le aspettative per la riduzione dello stimolo da parte della FED. Le contrattazioni sono state contenute, in particolare nei mercati valutari, con gli investitori che attendevano notizie che potessero movimentare il mercato, in mancanza di notizie economiche dall’Asia.
Il Shanghai Composite e le azioni australiane sono entrambi saliti ad un picco su una settimana; il Kospi sudcoreano è salito ad un massimo su 3 giorni, ma l’indice del Nikkei giapponese ha scambiato in maniera piatta. Newcrest Mining Ltd, è salito del 6,9% portando ad un aumento della produzione di oro in Australia, dopo che il prezzo del metallo prezioso è salito la scorsa settimana sopra 1.400$ l’oncia.
Le borse statunitensi sono avanzate venerdì, con il Dow Jones Industrial Average che ha chiuso sopra i 15,000 punti, dopo che i dati sulle vendite di nuove case unifamiliari hanno mostrato il calo più basso in 9 mesi, facendo alzare i dubbi sul fatto o meno che la FED possa permettersi d’iniziare a scalare il suo programma QE il prossimo mese, e dando così agli investitori una scusa per riacquistare gli asset in grave picchiata.
Mentre i dati sugli immobili di venerdì dagli Stati Uniti stanno per il momento aiutando il recupero delle borse e del prezzo dell’oro, questo ha pesato molto sul Dollaro. Il dollar index (DXY), che traccia la performance del biglietto verde nei confronti di un paniere ponderato delle principali valute, era piatto a 81.377, dopo il calo dello 0,2% di venerdì scorso. Lo spot dell’oro è saltato per breve tempo sopra quota 1.400$ l’oncia per la prima volta da inizio giugno, estendendo dell'1,5% il rally di venerdì scorso.