Di: DailyForex
Durante il trading asiatico il dollaro statunitense si è preparato a registrare una settimana di declino senza neanche un’interruzione, mentre l’Indice ha tenuto vicino ad un minimo su 7 settimane. Tutto ciò è seguito al rilascio di dati economici inaspettatamente alti dalla Cina, che hanno dato agli investitori un buon motivo per cercare valute dai rendimenti più alti. Ad aggiungere pressione al dollaro statunitense troviamo poi l’escalation di incertezza sul piano di allentamento quantitativo della Federal Reserve Bank, che non sembra più sul punto di terminare, come era apparso pochi mesi fa. Il miglioramento dei dati sull’occupazione, una delle condizioni della Fed per ridurre il programma, continua ad essere instabile. I dati sulla richiesta di sussidi di disoccupazione di questa settimana sono saliti a 333.000, leggermente inferiori alle aspettative ma più alti dei dati della settimana scorsa, rivisti al rialzo.
Durante la sessione di ieri, lo U.S. Dollar Index ha colpito un minimo su 7 settimane a quota 80,878, e oggi si è rialzato solamente di pochi pips. La coppia EUR/USD ha toccato rapidamente un picco su 7 settimane a quota 1,3401$, per poi restituire parte dei guadagni ed essere scambiata a 1,3378$, comunque vicino al picco di giugno. Il dollaro australiano ha recuperato alcune delle perdite di questa settimana grazie ai dati sulla Cina, che hanno portato l’AUD/USD a risalire fino a 0,9105$, allontanandosi dal minimo triennale colpito in settimana a quota 0,8848$.