Di: DailyForex
Il Dollaro americano è sceso nei confronti dell’Euro a seguito dei commenti di Ben Bernanke, attuale Presidente della FED, il quale ha confermato i sospetti degli investitori per i quali la FED manterrà la sua politica ultra allentata per un periodo di tempo esteso.
Bernanke ha detto che i funzionari politici della FED hanno bisogno di vedere una chiara evidenza che la crescita dell’occupazione nel mercato del lavoro statunitense sia in costante e duraturo miglioramento, prima di considerare il taglio degli acquisti mensili di asset per la cifra di 85 miliardi di dollari. Inoltre, Bernanke ha dichiarato che probabilmente gli attuali tassi d’interesse di riferimento verranno lasciati ai loro minimi storici anche oltre quel termine di tempo.
Come riportato alle 12:57 (JST) a Tokyo, la coppia EUR/USD è salita dello 0,1% per scambiare a 1.3554$ nella piattaforma di trading EBS, scendendo dal massimo su 2 settimane colpito in precedenza a 1.3584$. Il momentum dell’Euro è stato sufficiente a spingere la coppia attraverso vari stop, che a loro volta hanno aiutato lo Yen giapponese nel suo cross con il Dollaro americano. La coppia USD/JPY è scivolata a 100.03 yen, una perdita dello 0,1%, allontanandosi ben bene dall’ultimo picco su 2 mesi raggiunto lo scorso venerdì a 100.43 yen. La coppia EUR/JPY è rimasta stabile a 135.54 yen, in calo dal massimo su 4 anni a 135.95 yen, stabilito in precedenza nella sessione.
Commenti dall’Asia offrono supporto all’USD
Il Dollaro americano è stato sotto un’iniziale pressione a causa delle valute legate alle materie prime, ma gli ultimi commenti provenienti dall’Asia sono serviti ad offrire un pó di supporto al biglietto verde. Ieri, il Governo cinese ha lasciato intendere che sarebbe disposto ad accettare uno Yuan più forte mentre l’Assistente del Governatore della Reserve Bank of Australia ha confermato che i funzionari politici della banca centrale preferirebbero un Dollaro australiano più debole; questi commenti hanno aiutato il calo della coppia AUD/USD a 0.9413$, una perdita dello 0,2%.