Di: DailyForex
La sessione asiatica di venerdì ha visto l’euro nettamente superiore ai suoi principali rivali, grazie alla spinta data dalla Banca Centrale Europea. Le decisioni della BCE in fatto di politica monetaria hanno rassicurato gli investitori, che ora sanno che a breve non ci sarà alcuna ulteriore misura di stimolo.
Nonostante il capo della BCE abbia confermato la posizione della banca, pronta ad intervenire se necessario a supportare la fragile ripresa dell’eurozona, l’assenza di dettagli aggiuntivi ha certamente aiutato i tori sull’euro. Secondo un economista londinese, dai commenti di Draghi non sembrava trasparire alcuna urgenza.
Alle 11:41 (JST), a Tokyo, la coppia EUR/USD era a quota 1,3672$, non lontano dal picco del 31 ottobre a quota 1,3677$, con un guadagno dello 0,5%. L’EUR/JPY era scambiato a 139,14 yen, ma non è riuscito a rompere sopra il picco quinquennale di 140,03 yen. La coppia EUR/GBP è arrivato a 83,68 pence, ma ha raggiunto un minimo di sessione di 83,79 pence. Ieri la Bank of England ha reso note le proprie politiche monetarie, confermando che i tassi d’interesse rimarranno ai livelli attuali.
Dati sul lavoro negli USA sotto i riflettori
Chi partecipa ai mercati ora tornerà a fare attenzione agli USA, in attesa della pubblicazione dei fondamentali dati del nonfarm payroll. Di recente un gruppo di economisti, sottoposto ad un sondaggio, ha indicato che a parer loro i nuovi posti nel privato sarebbero stati 180.000, in calo rispetto ai 204.000 di ottobre. Qualsiasi sorpresa verso l’alto darebbe modo agli investitori di sperare che la politica lenta della Fed possa presto essere rimossa, facendo rialzare il dollaro. Lo U.S. Dollar Index è scivolato ad un nuovo minimo su 5 settimane, 80,231 .DXY, in attesa che gli investitori vedano i dati sull’occupazione: una notizia positiva, probabilmente, farebbe salire il dollaro, una notizia negativa peserebbe ancora di più.