I dati economici inaspettatamente deludenti della scorsa settimana hanno portato lo U.S. Dollar Index ad un minimo su 6 settimane, e hanno visto il dollaro scendere ampiamente in Asia. Secondo un analista di Tokyo, probabilmente il dollaro rimarrà sotto pressione finché la Federal Reserve cercherà nuovi input economici prima di effettuare qualsiasi cambiamento sull’attuale politica monetaria. Allo stesso tempo, i dati sul PIL nel quarto trimestre in Giappone, inaspettatamente deludenti, hanno spedito lo yen in alto contro il dollaro: gli analisti sostengono che sia un tipico risultato di operazioni “risk off”. Prima dell’aumento dell’imposta sulle vendite in Giappone, che entrerà in vigore ad Aprile, il rallentamento dello slancio sarà un problema per gli attori sul mercato FX.
Alle 11:15 (JST), a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 101,60 yen (-0,2%) e ben al di sotto del picco della scorsa settimana, 102,70 yen. Lo U.S. Dollar Index ha toccato un minimo il 1° gennaio, a 79,951 .DXY, prima di salire a 80,020 .DXY.
PIL più alto in Francia, la Germania risolleva l’euro
Nel mentre la moneta unica è stata spinta in alto dai dati sul PIL, buoni sia in Germania che in Francia, le principali economia dell’UE, che aiutano ad alimentare la ripresa economica dell’eurozona. Contro il dollaro, l’euro ha raggiunto un picco su 3 settimane a 1,3723$. La scorsa settimana il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha confermato che il consiglio sulla politica monetaria cercherà nuovi segnali di deflazione prima di considerare qualsiasi cambiamento a favore di un allentamento maggiore. Almeno a breve termine, è probabile che la notizia allenti la pressione su Draghi.