Il pound è sceso contro l’euro, suo principale rivale, dopo la pubblicazione di una relazione che mostrava che l’inflazione nel Regno Unito è scesa al di sotto dell’obiettivo scelto dalla Bank of England. L’ultima volta che la BoE aveva mancato l’obiettivo per l’inflazione era il 2010, ma la notizia ha allentato la pressione per un aumento dei tassi. Secondo una relazione dell’Office of National Statistics, su base annuale l’indice dei prezzi al consumo a gennaio è sceso a 1,9% (le aspettative erano al 2%), mentre l’inflazione, al netto di componenti volatili come energia e cibo, è scesa dall’1,7% all’1,6%, contro le aspettative che prevedevano un aumento a 1,9%.
Alle 12:32 (JST), a Tokyo, la coppia EUR/GBP era scambiata a 82,34 centesimi, un guadagno dello 0,4% nonché il guadagno su una giornata singola più alto delle ultime due settimane; lunedì scorso la coppia aveva colpito un minimo annuale. La coppia GBP/USD era scesa a 1,6655$, in calo dal picco quadriennale colpito lunedì. Secondo gli analisti, i deludenti dati sull’America hanno aiutato la sterlina a recuperare fino a 1,6713$.
Perdono senso le previsioni della BoE in materia di inflazione
La scorsa settimana, nella relazione sull’inflazione appena pubblicata, la BoE aveva suggerito la possibilità di una politica monetaria più stretta per mantenere l’obiettivo in materia di inflazione al 2%, ma il leggero calo ha per ora azzerato queste preoccupazioni. Sono più di cinque anni che la BoE non vede il bisogno di stringere.