L’euro è rimasto stabile contro il dollaro statunitense, maggior rivale della moneta unica. La valuta era stata instabile durante le proteste in Ucraina, che hanno visto la destituzione del presidente e la trasformazione del governo. Secondo gli analisti, la stabilità dell’euro potrebbe essere messa nuovamente in discussione, a meno che la situazione in Ucraina (precedente repubblica dell’Unione Europea) non migliori rapidamente, le proteste pubbliche si concludano e UE e FMI si offrano di fornire gli aiuti economici congelati dal governo russo.
Alle 11:52 (JST), a Tokyo, la coppia EUR/USD era scambiata a 1,3735$, in allontanamento dal minimo della settimana precedente, 1,3685$. La coppia EUR/JPY è salita a 140,82 yen, bel al di sopra del minimo di giovedì a 139,22 yen. Il bene rifugio è sceso anche contro il dollaro, man mano che l’incertezza legata all’Ucraina scendeva, e la coppia USD/JPY è stata scambiata a 102,57 yen (+0,1%), in allontanamento dal picco su tre settimane colpito venerdì a 102,80 yen. Lo U.S. Dollar Index ha continuato a migliorare, guadagnando lo 0,1% e arrivando a 80,288 .DXY. La scorsa settimana la Fed ha annunciato che proseguirà il tapering, spingendo così l’indice.
I mercati guardano avanti
I mercati guarderanno ai principali dati economici provenienti dagli USA, che questa settimana potrebbero consolidare la posizione della Federal Reserve. Tra questi troviamo domani la lettura della fiducia dei consumatori, poi la pubblicazione della vendita di nuove abitazioni, e infine, al termine della settimana, il PIL del quarto trimestre.