Di: DailyForex
Il dollaro statunitense e l’indice che tiene traccia delle sue prestazioni continuano ad essere sotto pressione, questa volta a causa della combinazione di dati di vendita al dettaglio inaspettatamente negativi e aumento della disoccupazione.
Alcuni analisti attribuiscono la colpa dei deludenti dati di vendita al dettaglio alle tempeste di gennaio, che hanno tenuto molti americani sotto la neve, mentre altri ritengono sia stato il risultato di fondamentali deboli. La notizia ha colto gli investitori FX di sorpresa, mentre gli investitori su titoli azionari, che hanno spedito Wall Street sulla strada della ripresa, non l’hanno certo fatta passare in cavalleria.
Alle 10:49 (JST), a Tokyo, lo U.S. Dollar Index era crollato a 80,194 .DXY, vicino al minimo su 3 settimane, prima di tornare a quota 80,282 .DXY. La coppia USD/JPY si è allontanata dal minimo di 101,695 yen colpito martedì per rimanere a 102,08 yen, mentre l’EUR/USD ha colpito un picco su 3 settimane a quota 1,3675$.
Il PIL dell’eurozona sotto i riflettori
A fine giornata i mercati torneranno a concentrarsi sull’eurozona, il cui PIL verrà reso noto alle 10:00 (GMT), che potrebbe dare alla Banca Centrale Europea una direzione a breve termine. Secondo un recente sondaggio, molti analisti prevedono che il PIL preliminare per il terzo trimestre colpirà 0,4%, in rialzo rispetto a -0,3%. Ieri le dimissioni del primo ministro italiano, che in passato avrebbero influenzato profondamente la moneta unica, sono state quasi ignorate dagli investitori FX.