Di: DailyForex
La richiesta di beni rifugio ha di nuovo spinto in alto lo yen giapponese, dopo che i deludenti dati provenienti dalla Cina hanno rinforzato le preoccupazioni degli investitori per l’economia cinese, la seconda al mondo, che sarebbe sull’orlo di un rallentamento.
Secondo i dati a febbraio le esportazioni sono calate nettamente, e hanno portato la bilancia commerciale a uno squilibrio molto maggiore di quello previsto dagli analisti. Anche l’inflazione ha sorpreso: sia quella dei produttori che quella dei consumatori ha perso il proprio obiettivo. Alcuni analisti hanno scartato le letture, dicendo che potrebbero essere state alterate dalle festività cinesi, altri hanno preferito portarsi sul sicuro.
La coppia AUD/USD è stata colpita in modo molto serio da tutto ciò: l’economia australiana è direttamente collegata a quella cinese, e tende a fluttuare parecchio in occasione dell’uscita di dati economici deludenti. La coppia AUD/USD è scesa dallo 0,9065$ di venerdì a 0,9030$, prima di riprendersi e tornare a 0,9053$. Nel frattempo, ad un certo punto della sessione, l’AUD/JPY è sceso a 92,92 yen, un calo dello 0,7%, prima di tornare a 93,40 yen. Sia l’euro che il dollaro americano sono scesi contro lo yen, mentre la coppia EUR/JPY è arrivata ad essere scambiata a 142,94 yen e la coppia USD/JPY a 103,31 yen.
La crescita dell’euro è attribuibile al sentimento della BCE
La coppia EUR/USD si è allontanata dal picco su due anni e mezzo colpito venerdì, a cui siamo arrivati subito dopo la pubblicazioni di dati del nonfarm payroll inaspettatamente ottimisti, in base ai quali la Federal Reserve avrebbe potuto continuare il tapering del QE. La coppia è rimasta stabile a 1,3874$, dopo aver colpito 1,3915$ venerdì. L’euro questa settimana ha guadagnato quasi lo 0,5% contro il dollaro: gli investitori hanno preso a cuore la decisione della Banca Centrale Europea di tenere la propria politica monetaria, nonostante le previsioni vedano deflazione all’orizzonte.