Di: DailyForex
Lo Yen giapponese è rimasto stabile contro il suo maggior rivale, il dollaro statunitense, nonostante le ingenti perdite di martedì, avvenute in conseguenza all’aumento della propensione al rischio da parte degli investitori, avutasi dopo un allentamento delle tensioni geopolitiche in Ucraina.
Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa, ha insistito sul fatto che la Russia si riserva il diritto di intervenire a protezione dei connazionali spaventati, ma al momento, una dimostrazione di forza non è necessaria. Dopo la conferenza di Putin i mercati azionari hanno rimbalzato con forza, con l’indice di riferimento di Wall Street, l’S&P500, che ha registrato una chiusura record. Con la ricomparsa della propensione al rischio, la moneta unica, l’Euro, è salita dello 0.8% contro il bene rifugio Yen.
Alle 12:59 (JST) a Tokyo, la coppia USD/JPY veniva scambiata a 102,23 Yen, con un rialzo dello 0,8%, il maggior aumento giornaliero da più di sei settimane. L’aumento di martedì dello 0,8% della coppia EUR/JPY, la pone ad un picco di 140,39 Yen. La coppia EUR/USD scende a $1,3732, allontanandosi dal massimo su 2 mesi raggiunto venerdì di $1,3825.
Le mosse delle colombe anticipano quelle della BCE?
Sebbene la propensione al rischio sia aumentata, l’Euro è ancora sotto pressione, a causa dell’attesa da parte degli investitori delle decisioni sulla politica monetaria. Gli investitori rimangono cauti, poiché il presidente della BCE Mario Draghi, potrebbe prendere una posizione più “dovish”, ovvero da colomba, dato che l’inflazione continua a rimanere sotto il target del 2% della BCE, e la deflazione continua a minacciare la ripresa economica dei paesi dell’Eurozona.