Di: DailyForex
Martedì, le azioni asiatiche sono affondate per la seconda giornata consecutiva, nonostante il fatto che la misura dell’Asia-Pacific stock ha raggiunto il suo livello più alto in 2 mesi solamente la scorsa settimana. Alle 12:28 a Hong Kong, l’indice MSCI Asia-Pacific è sceso dello 0,4% per raggiungere 138.02, i settori della sanità e delle tecnologia che hanno dominato il ribasso.
I mercati americani hanno affrontato gli stessi problemi, il Nasdaq ha perso l’1,2% per raggiungere 4079, il suo calo più forte in tre giorni da novembre 2011. Lo S&P 500 ed il Dow Jones hanno lasciato l’1%, un calo principalmente legato al ribasso delle azioni tecnologiche. Gli analisti prevedono comunque un rimbalzo nei prossimi giorni, mentre alcuni si preoccupano del fatto che i mercati non potrebbero accellerare abbastanza per contrastare gli effetti del ritiro del programma di quantitative easing da parte della Federal Reserve.
I mercati giapponesi
Il saldo delle partite correnti giapponesi si è rivelato positivo per la prima volta in 5 mesi, ma le esportazioni restano deboli, sollevando i timori degli analisti che il surplus di 613 milliardi di yen non sia sufficiente per dare la fiducia in un rimbalzo. Secondo un’indagine su 29 analisti realizzata da Bloomberg News, quest’ultimi prevedono un surplus medio di 618.1 milliardi di yen, il che fa andare il surplus attuale al di sotto delle aspettative, un segnale che potrebbe dare una conferma agli scettici.